Ovvero: analisi del bilancio ATB 2018, con qualche sorpresa.
Alla domanda su come ATB impiegherà quel milione, l’assessore al bilancio Gandi ha risposto con: “PROBABILMENTE se ne serviranno per investimenti sul parco veicoli”.
Ma, anche volendo sorvolare sul “probabilmente”, si tratterà di un’ipotesi plausibile?
Oppure altre manovre, meno facilmente confessabili, sono nell’aria?
Per capirlo, abbiamo analizzato in dettaglio il Bilancio Consolidato 2018 di ATB.
Nel 2018 il gruppo ATB ha proseguito gli investimenti nel campo delle tecnologie dedicate alla mobilità e all’ammodernamento del parco autobus. Gli investimenti ammontano a complessivi 4.675.549 euro, tra immobilizzazioni immateriali e materiali.
Nello specifico, ATB:
• ha acquistato 16 nuovi autobus (6 autobus risultano acquistati nell’esercizio precedente e riclassificati da immobilizzazioni in corso)
• ha acquistato nuove pensiline di fermata
• ha completato il sistema di indirizzamento ai parcheggi
• ha installato dispositivi di videosorveglianza a bordo degli autobus
• ha acquistato attrezzature per l’officina.
Ma davvero serve quel milione di liquidità ad un’azienda che, di milioni, ne ha a bilancio già 17?
“PROBABILMENTE se ne serviranno come liquidità o per altri investimenti al momento opportuno”, giustifica l’assessore.
Ma è lecito favorire “altri investimenti” così, senza entrare nel merito e rinunciando di fatto ad imprimere, come di diritto, un’attività di indirizzo e perdipiù fingendo di non accorgersi che già gli attuali investimenti non vanno di pari passo (cioè sono sproporzionatamente inferiori) con gli utili prodotti?
Quello che ci appare evidente è che:
• ATB accumula utili, anno dopo anno
• NON restituisce ai cittadini in termini di servizi quanto essi pagano con le tariffe
• di fronte a tutto ciò, l’Amministrazione le lascia in cassa un milione non necessario senza al contempo fornire alcun indirizzo di spesa, come sarebbe invece suo diritto e dovere di controllante.
LA NOSTRA PROPOSTA
• intensificazione della frequenza delle corse
• allungamento degli orari di servizio
• aggiunta di nuove linee
• diminuzione delle tariffe
• revisione dell’esperimento poco riuscito della Linea C
Il tutto nella direzione di una proficua INCENTIVAZIONE ALL’USO DEL MEZZO PUBBLICO da parte dei cittadini.
Non vorremmo invece che ATB contribuisse a versare ulteriori soldi pubblici alla Bergamo Parcheggi S.p.A , la società di progetto per la realizzazione e gestione del parcheggio multipiano in Città Alta, di cui ATB detiene il 31,99%, alla quale la stessa ATB ha già riconosciuto un finanziamento di 447.892 €.
Questo anche e soprattutto alla luce di:
- La vertenza legale in corso tra la ditta costruttrice Collini SpA e Bergamo Parcheggi, che vede la prima esigere importi milionari per i lavori eseguiti nel cantiere di via Fara e non previsti dal progetto originario, su ordini di servizio della partecipata da ATB.
Ogni euro che ATB dovesse transare per chiudere la questione costituisce un ulteriore e inopportuno ulteriore investimento di risorse pubbliche su un’opera sbagliata; - L’avvenuta cessione di tutte le azioni della Bergamo Parcheggi in pegno alla Cassa Centrale Raiffeisen dell’Alto Adige: a fronte del finanziamento di 10 milioni ottenuto per la realizzazione del parcheggio infatti, è stata ipotecata l’intera società, compresa la quota di proprietà ATB – con il conseguente rischio che l’alternativa all’ulteriore iniezione di denaro pubblico da parte di ATB, possa essere la consegna chiavi in mano del cantiere ad una banca -, come risulta a pag. 18 della ‘Relazione e Bilancio di Esercizio 2018’ di ATB: