A causa del lockdown e della precedente chiusura delle scuole migliaia di pendolari e di studenti non hanno potuto usufruire dell’abbonamento al trasporto pubblico già pagato. Da mesi questi utenti e le loro famiglie sono in attesa di ricevere il rimborso di quanto pagato e non usufruito.
Nel mese di aprile ad ATB e TEB è giunta la richiesta formale, da parte di numerose famiglie e comitati di genitori della provincia, di rimborso dell’abbonamento annuale per il trasporto scolastico dei propri figli appellandosi, fra gli altri, all’Art. 1463 del Codice Civile.
A queste famiglie ATB ha risposto negando il rimborso per “necessità di approfondimenti sul tema da parte degli Enti competenti” e rimandando qualsiasi iniziativa “alla cessazione dell’attuale emergenza”.
Nel frattempo l’Adiconsum (Associazione Difesa Consumatori e Ambiente) sottolineava che è diritto dei viaggiatori ricevere il rimborso delle mensilità non godute e concludeva:
“non è pensabile che a pagare siano solo i viaggiatori. Quindi ci aspettiamo delle proposte da parte di SAB, ATB e TRENORD”.
In questi mesi gli utenti hanno continuato a chiedere i rimborsi per il servizio non usufruito, come da loro diritto, sia inviando email, sia tempestando di telefonate l’ufficio Assistenza Clienti, sia scrivendo messaggi sulla pagina Facebook dell’azienda.
L’8 maggio ATB ha pubblicato in evidenza sul proprio sito internet un comunicato ribadendo la negazione/sospensione del diritto al rimborso per gli utenti. Dichiarava tuttavia di essere in attesa di “un orientamento omogeneo al fine di trovare una soluzione che venga adottata uniformemente a livello nazionale”, specificando che “non appena tale orientamento sarà noto, sarà cura dell’Azienda comunicarlo al pubblico con i consueti canali informativi”.
Nel frattempo una “soluzione” a livello nazionale è arrivata:
il 19 maggio è entrato in vigore a livello nazionale il Decreto Legge n. 34/2020 (Decreto Rilancio) il cui Articolo 215 ‘Misure di tutela per i pendolari di trasporto ferroviario e TPL’ ribadisce il diritto dei pendolari al rimborso per la mancata utilizzazione, dando alle aziende di trasporto pubblico la facoltà di optare fra l’emissione di voucher e il prolungamento della durata dell’abbonamento. L’azienda dovrà procedere al rimborso entro 30 giorni dalla richiesta di rimborso per mancata utilizzazione.
È passato un mese, ma anche oggi sul sito di ATB troviamo ancora soltanto l’avviso dell’8 maggio: ATB si è ‘dimenticata’ di aggiornarlo e di comunicare al pubblico l’avvenuta emanazione del Decreto Legge 34/2020.
Sembrano essersene dimenticati anche all’ufficio Assistenza Clienti di ATB perché, contattati, in un primo momento rispondono che non c’è ancora nulla di ufficiale, poi – se l’utente cita il Decreto Legge – rispondono che Atb e tutte le aziende di trasporto locale si devono ancora sedere attorno ad un tavolo per decidere una strategia comune. Infine, se si insiste, promettono che faranno richiamare l’utente da parte di un non meglio precisato “responsabile”
Intanto gli utenti aspettano.
Da mesi.