Piazza Risorgimento: TRA PROMESSE E REALTÀ … ALBERI ABBATTUTI

<< Le alberature più importanti saranno lasciate, mentre sono state tolte quelle di minor pregio e a fine vita. Quest’ultime saranno sostituite da altri alberi >> dichiarava l’amministrazione comunale nel luglio 2018 dopo le prime critiche riguardo allo “sradicamento di alcune piante presenti nell’area” (Bergamonews 28/07/2018).
Da più tempo ci giungevano voci e incitamenti – da parte dei residenti della zona – ad andare a vedere la situazione della piazza dopo i lavori di riqualificazione che, nelle intenzioni del Comune, avrebbero dovuto concludersi entro dicembre 2018.
Ci siamo andati, in un pomeriggio di metà aprile, ed ecco cosa abbiamo trovato:
1) – PIÙ CEMENTO, MENO VERDE: come si può vedere dalle fotografie e dal confronto fra l’ortofoto del 2016 e il Rendering del progetto, l’area destinata a verde si è ridotta ed è aumentata quella pavimentata.
2) – ALBERI ABBATTUTI: su 14 alberi originariamente presenti nell’area (fra cui 2 querce e alcuni pini), soltanto 2 (anche un po’ miseri) sembrano essere stati preservati;
gli altri alberi sono stati sostituiti da alcune nuove e giovani piantumazioni che impiegheranno del tempo per crescere e poter svolgere il loro compito di ombreggiamento e contrasto all’inquinamento urbano.
3) – NIENTE PANCHINE ALL’OMBRA: i bordi a delimitazione delle aiuole fungono da nuove sedute: vi si stanno montando anche alcune sedute in metallo con schienale.
Per avere un po’ d’ombra sulle stesse bisognerà invece aspettare alcuni anni: ci chiediamo quanto questa soluzione sia adatta ai frequentatori, per lo più anziani, dell’area.
4) – UNA GABBIA inquietante riservata a spazio gioco proprio al confine con la strada: ci chiediamo chi mai ci porterebbe i propri figli (esistendo 2 piccoli parchi poco più lontano e un oratorio vicino).
5) – UNA PIAZZA, MA INCOMPLETA: 4 mesi dopo il presunto completamento ci sono transenne qua e là, le fontane previste non sono attive, alcuni arredi sono in fase di montaggio e il tappeto erboso, nei giorni scorsi, non era stato ancora completato.
Il TAPPETO ERBOSO IN ZOLLE, oltre ad avere costi non bassi, richiede grandi quantità di acqua per l’attecchimento, inoltre l’attecchimento e la radicazione non sono garantiti, soprattutto se – come si vede in fotografia – il fondo non è dei migliori e non si è provveduto a togliere i numerosi sassi sotto alle zolle.
IN CONCLUSIONE
Piazzale Risorgimento aveva un problema: era un NON-LUOGO.
Il progetto ha cercato di porvi rimedio con l’intento di “creare un luogo attrattivo” e renderlo una vera piazza.
Bene aver eliminato il passaggio veicolare lungo uno dei lati per creare un collegamento fra l’area verde e gli edifici, ma QUESTO POTEVA ESSERE FATTO ANCHE PRESERVANDO TUTTO IL VERDE ESISTENTE !
Continuiamo a non capire perché nella nostra città ogni “RIQUALIFICAZIONE” debba sempre avvenire attraverso la DIMINUZIONE DELL’AREA VERDE esistente e l’ABBATTIMENTO DEGLI ALBERI già presenti!
Anche in questo caso, notiamo che, per il ‘Sistema Informativo Verde Pubblico’ del Comune di Bergamo, gli alberi abbattuti sono sempre tutti quanti lì, vivi e vegeti, al loro posto!
La gabbia poi ….
Secondo il Comune l’aspetto attuale della piazza sarebbe “il risultato di un percorso partecipato”: ci crediamo, ma ci chiediamo anche come questo sia stato condotto visto che, degli esercenti e abitanti da noi incrociati sul posto, non uno si è mostrato soddisfatto della soluzione (e soprattutto della gabbia-giochi).
Invitiamo chi ci legge e fosse residente nella zona ad esporci le sue osservazioni commentando questo post.
#noconsumodisuolo
#riconversionegreen