Lavori di piazza Dante: Chi li paga? A chi convengono?

Abbiamo fatto due conti

E abbiamo verificato i lavori previsti in p.za Dante attribuibili alle esigenze del nuovo locale notturno con somministrazione, di proprietà privata, che occuperà gli spazi dell’ex albergo diurno (e non solo):

  • realizzazione di un nuovo accesso agli spazi ipogei posto sulla piazza Dante Alighieri con occupazione di una superficie di mq 138 facenti parte della piazza medesima
  • realizzazione di 2 nuove uscite di sicurezza al servizio degli spazi interrati aperti al pubblico con occupazione di mq 62 appartenenti alla piazza Dante Alighieri
  • realizzazione di canali e canne di aerazione ed espulsione di aria con recapito sulla superficie della piazza Dante Alighieri presidiato da griglie di aerazione carrabili per complessivi mq 82

Ben 282 mq (138+ 62+82) di suolo pubblico in piazza Dante funzionali alle nuove esigenze del locale ipogeo privato.
A cui vanno aggiunti i 688 mq di sottosuolo pubblico, concessi con deliberazione C.C. del 18/o3/2019, necessari alla società Diurno per “costruire e mantenere alcuni manufatti funzionali ed accessori all’esercizio al locale di intrattenimento” e “di stretta pertinenza dell’immobile principale”.

Planimetria allegata alla deliberazione di concessione del sottosuolo pubblico: l’area contornata di rosso è quella ceduta dal Comune alla società Diurno

Certo, i lavori di cui sopra li realizzerà la società Diurno e, certamente, “ai fini di cui sopra la società Diurno srl ha ottenuto dal comune di Bergamo la concessione per l’occupazione a titolo oneroso di spazi pubblici in suolo e sottosuoloper il periodo di anni novantanove”.

Vediamo invece quanto onerose siano, per il privato, queste concessioni:
– per quanto riguarda la costituzione del diritto sul sottosuolo della piazza è stato deliberato il versamento di un corrispettivo di 103.200 euro: 150 euro al mq
– per quanto riguarda i 138 mq in superficie non abbiamo, al momento, trovato nulla (il che non significa però in assoluto che non ci possa essere).

Rendering di una delle due uscite di sicurezza e adiacenti griglie di aerazione che saranno realizzate sul SUOLO PUBBLICO dalla società privata

Un “regalo” a spese dei cittadini

Il Comune si è però impegnato ad eseguire “a sua esclusiva cura e spese” i seguenti lavori:

“Convenzione per la Regolamentazione dei rapporti tra il Comune di Bergamo e la società Diurno srl” approvata dalla Giunta Comunale il 4/04/’19

Sono tutti lavori necessari alla società privata perché possa procedere con l’impermeabilizzazione, consolidamento e costruzione delle strutture ipogee sottostanti la piazza.
Che questi lavori siano a carico della collettività viene giustificato con i lavori di ‘riqualificazione’ relativi al “Progetto di valorizzazione del centro piacentiniano di Bergamo – Ambito 1 piazza Dante e piazza Piave”.
Per noi, si tratta piuttosto di un bel REGALO, a spese dei cittadini, fatto alla società Diurno.

Era proprio necessario?

Consideriamo che dei complessivi 600 giorni nei quali la piazza pubblica resterà indisponibile ai cittadini, almeno 330 giorni – cioè 240 + 90, sperando non diventino di più (ma, vabbè, c’è una penale da ritardo di ben 50 euro al giorno!! ) – sono dovuti all’esecuzione dei lavori di ristrutturazione e costruzione di locali aggiuntivi al servizio dell’immobile ipogeo.
Certamente è un diritto del privato poter svolgere dei lavori a manutenzione della propria proprietà ed è un dovere del Comune permettere la manutenzione del bene tutelato.
Ma non era affatto scontato né dovuto il diritto all’esecuzione di ulteriori opere di costruzione su suolo e sottosuolo pubblici, il che è stata una precisa scelta del Comune di Bergamo.
E a fronte della gentile concessione, seppur a titolo più o meno oneroso (con la quale NON siamo comunque in accordo), degli spazio pubblici nonché a fronte del lungo periodo di indisponibilità della piazza pubblica a causa dell’esecuzione, non tanto dei lavori strettamente necessari al mantenimento del bene tutelato, bensì di quelli di nuova costruzione e relativi al nuovo uso commerciale della struttura, il Comune non avrebbe fatto bene a chiedere almeno che la prima fase dei lavori, comunque necessaria al privato, fosse a carico del privato?
E partire invece con l’iter di ‘riqualificazione’ della piazza (praticamente la ripavimentazione) soltanto a lavori privati eseguiti?
E, visto che gli alberi sono stati tolti per permettere i lavori di impermeabilizzazione dell’immobile privato, non si sarebbe potuto chiedere al privato di pagare la ripiantumazione?

Brava la società privata investitrice a fare il proprio interesse, acquisendo all’asta l’ex Diurno per un prezzo di poco superiore alla metà del suo valore stimato (791.000 euro anziché 1.270.000 euro) e riuscendo a far pagare al Comune i lavori preliminari necessari a quelli per il mantenimento e per la costosa riconversione del locale.

Non possiamo certo dire bravo al Comune che, oltretutto, avrebbe potuto ricevere gratuitamente dal Demanio l’ex Diurno, immobile di valore storico-artistico, a patto di presentare un programma di valorizzazione storico culturale.

E i cittadini, cosa ci guadagnano?

Certamente l’indisponibilità della pubblica piazza per ben 2 anni.
La perdita di disponibilità di 282 mq del suolo pubblico della piazza per almeno 99 anni.
Due bei ‘tabiotti’ simmetrici in vetro e metallo brunito ad ornamento della pubblica piazza
Due griglie carrabili ad ornamento della pubblica piazza
Un bel buco circolare adiacente al Quadriportico del Sentierone.
La riduzione dell’area verde della piazza a 780 mq (a fronte dei 1117 mq attuali) e, fra 2 anni, nuovi alberelli al posto di quegli olmi troppo ombrosi che c’erano prima.

E poi, volete mettere la possibilità di frequentare un locale di intrattenimento – sì, privato, ma di classe! – very very trendy?
Volete mettere l’emozione di cenare e ballare a sfinimento in un ex rifugio antiaereo tutelato dai Beni Culturali, ma reso debitamente irriconoscibile per non urtare la sensibilità dei più impressionabili?
Ma ci pensate che invece quel luogo avrebbe potuto essere pubblico, a gratis, a patto che il Comune proponesse un adeguato programma di valorizzazione storico-culturale?
Quanta noia scampata!

P.S.
E volete mettere la praticità di poterci andare persino in macchina, parcheggiando comodamente nel nuovo parcheggio interrato di Largo Belotti previsto dal progetto di Valorizzazione del centro piacentiniano?
Risparmiandovi quei due passi che vi toccherebbe fare parcheggiando sotto piazza della Libertà.