Bergamo, aeroporto: l’ampliamento 2030 è in atto già da anni e nessuno se ne è accorto?

I conti non tornano.
Come sanno coloro che seguono da vicino la questione aeroporto, l’iter di approvazione del nuovo Piano di Sviluppo  Aeroportuale 2030 (presentato nel 2016) non si è ancora concluso, né Sacbo ha ancora adempiuto agli obblighi previsti dal decreto n.238 del 2022 e dal parere della Commissione Via/Vas.
Manca ancora la necessaria e indispensabile indagine epidemiologica sulla popolazione esposta nell’area circostante l’aeroporto – studio che avrebbe dovuto essere eseguita entro il 2022 (ma la sottoscrizione della convenzione fra Sacbo e l’Ats per la realizzazione della stessa è stata annunciata soltanto 2 settimane fa) -, come manca un piano di zonizzazione acustica.

Il 28 luglio 2023 una lettera del direttore generale delle valutazioni ambientali del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica specificava che:
«La prescrizione in argomento è da ottemperarsi nella fase “ante operam – prima dell’inizio dei lavori di cantierizzazione”».

E, ancora, il 4 ottobre 2023 il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, nota n. 0157846, ha precisato che:
« Enac non ha avviato alcuna verifica di ottemperanza per le prescrizioni del decreto VIA 238 del 16 settembre 2022, pertanto la compatibilità ambientale potrà essere considerata favorevole subordinatamente all’avvenuta verifica positiva di ottemperanza da parte del Mite delle condizioni ».
Infine l’11 ottobre 2023 il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, decreto n. 13928, ha adottato una determinazione di « conclusione negativa della conferenza di Servizi » riguardo al PSA 2030.

Ma, a quanto pare, nessuno di loro si è ancora accorto che, invece, in tutto questo tempo Sacbo ha proseguito per la propria strada, incurante di tutto, e che la cantierizzazione dell’ampliamento dell’aeroporto è in atto già da anni in barba alle prescrizioni ministeriali e ai pareri negativi espressi dai comuni limitrofi.
Com’è possibile che nessuno l’abbia ancora notato?

Non intendiamo soltanto l’ampliamento del terminal passeggeri, previsto dal PSA 2030 e in parte già realizzato in questi anni, come hanno avuto modo di verificare i clienti abituali dell’aeroporto.
Portiamo di seguito qualche altro esempio facilmente verificabile riguardo a quanto avvenuto in questi ultimi anni NELL’AREA NORD-NORDOVEST DELL’AEROPORTO.

Partendo per esempio dal confronto delle ortofoto relative agli anni 2015 e 2021 è evidente come già nel 2021 fossero stati realizzati degli interventi di ampliamento

L’intervento realizzato ed evidenziato dalla freccia, non è altro che l’INTERVENTO 3.02 “Ampliamento piazzale Nord fase 1” (92.130 mq di superficie, leggiamo) previsto dal Piano di Sviluppo Aeroportuale 20230, SCHEDA 3.1 “PIAZZALI AEROMOBILI, AREE DI SOSTA MEZZI E VIABILITÀ AIRSIDE” nella fase 1 del nuovi lavori (2016-2020).
Sono ora in corso nuovi lavori per la realizzazione dell’INTERVENTO 3.03 “Ampliamento piazzale Nord fase 2” (84.000 mq di superficie).
Si tratta di un ampliamento per la realizzazione di una nuova area per il rullaggio degli aeromobili. I lavori dovrebbero durare un paio d’anni.

Gli operai accedono al cantiere da un nuovo varco aeroportuale, il “Varco Nord”, recentemente realizzato e anch’esso previsto dal Piano di Sviluppo Aeroportuale 2030 alla voce INTERVENTO 4.04 “Varco doganale – nuovo in area Nord”, alla SCHEDA 4.1 “AREA MERCI E SERVIZI AEROPORTUALI NORD”. È visibile, con l’identificativo 4.04, anche nell’immagine qui sopra, tratta dagli elaborati del PSA 2030.
Il nuovo Piano di Sviluppo Aeroportuale 20230 ne prevedeva la realizzazione nella fase 1 dei lavori, entro il 2020; c’è quindi stato un certo ritardo nella sua apertura rispetto ai programmi iniziali di Sacbo.

Al nuovo Varco Nord si accede da via Paderno (zona Cascina Granger) attraverso la nuova rotonda ultimata quest’anno: anch’essa prevista dal PSA 2030, come parte dell’INTERVENTO 5.03, SCHEDA 5.1 “VIABILITÀ”, che ne programmava la realizzazione nella fase 2 di sviluppo, fra il 2020 e il 2025.
La recente realizzazione dell’opera è verificabile dal confronto delle immagini di Google Street View di agosto 2022 e maggio 2023.

L’immagine sottostante è tratta dalla SCHEDA 5.1- VIABILITÀ , pag. 5 (corrispondente alla pag.6 del pdf)

Come evidente dall’immagine, il Piano di Sviluppo Aeroportuale prevedeva la realizzazione degli interventi 5.02 e 5.03 fra il 2020 e il 2025.
Così è stato.
Infatti chi nei mesi scorsi si è trovato a transitare per la SS671 (la superstrada per Lovere) ha potuto verificare coi propri occhi, poco prima dello scavalco del fiume, i lavori in corso per la realizzazione dell’INTERVENTO 5.02 “Rotatoria Anas svincolo Grassobbio su ss671”, SCHEDA 5.1 “VIABILITÀ”, ora concluso: la rotatoria è stata ingrandita con aggiunta di una nuova uscita per permettere la realizzazione del nuovo collegamento con il Varco Nord.

L’avvenuta realizzazione è stata recepita anche da Google Maps che, pur non aggiornando l’immagine, riporta la nuova viabilità in sovrimpressione .

Tornando nell’area del nuovo Varco Nord, si nota anche la presenza di nuove edificazioni: anch’esse previste, insieme ad altre, da realizzarsi all’interno del Piano di Sviluppo Aeroportuale 2030.
Si tratta degli INTERVENTI 4.01 – 4.02 – 4.03 “STRUTTURE MERCI E SERVIZI AEROPORTUALI NORD – LOTTO 1 E 2“: “nuovi magazzini e uffici destinati al trasporto merci e a servizi aeroportuali“ per una superficie di “circa 25000 mq” la cui realizzazione il PSA 2023 prevedeva fra il 2016 e il 2025.
Così è stato: ultimati già nel 2022.

Noi ci fermiamo qui.
Ma non intendiamo per questo dire che non siano stati realizzati altri interventi, anzi!
Come, in area Nordovest, l’hangar Ryanair: INTERVENTO 4.05 “Hangar – nuovo edificio in area Nord”, SCHEDA 4.1 del PSA 2030.
Oppure più a Sud: ad inizio estate, per esempio, sono partiti nuovi lavori (visibili anche dall’autostrada) nell’area che prima ospitava i parcheggi del personale.
A voi il compito di individuare gli altri.

È quindi evidente che da anni Sacbo sta proseguendo indisturbata nella cantierizzazione del Piano di Sviluppo Aeroportuale, incurante di prescrizioni varie e valutazioni di compatibilità ambientale.
Del resto, nel frattempo, i flussi dell’aeroporto hanno già superato le rosee previsioni di SACBO per il 2030 di 13,8 milioni di passeggeri “per un totale di movimenti aerei stimato al 2030 di poco inferiore ai centomila”.
Tale soglia è stata superata una prima volta nel 2019, con una flessione dovuta alla pandemia, per essere nuovamente superata in questo 2023 da record, con la quota di 13,7 milioni di passeggeri oltrepassata già a fine luglio.

Una manna per le casse di Sacbo, ma un danno per la salute dei cittadini. Perché l’espansione dell’aeroporto non è innocua.
E infatti la Commissione tecnica di verifica dell’impatto ambientale dello sviluppo dello scalo di Bergamo Orio al Serio, nel richiedere l’indagine epidemiologica da completarsi nel 2022 (mai realizzata) e da ripetersi dopo 3 anni, sottolineava come fosse necessario « stimare specificamente il rischio cancerogeno di PM10/PM2.5 e definire il numero dei casi attribuibili nella popolazione esposta alle specifiche emissioni », oltre al rischio per l’inquinante NO2, nonché « valutare in fase di esercizio il rischio sulla salute umana associato all’inquinamento acustico».
Riguardo al rischio cancerogeno delle polveri sottili, ricordiamo che uno studio condotto da Università di Bologna, Università di Bari e Cnr aveva già collocato la provincia di Bergamo come terza in Italia per tasso di mortalità dovuto ai tumori nel decennio 2009-2018.
Per quanto riguarda le emissioni acustiche, le linee guida del 2018 dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) raccomandano dei valori limite da non superare per proteggere la salute dall’esposizione al rumore ambientale, valori che ci risultano sistematicamente superati dallo scalo di Orio.
La stessa Commissione tecnica faceva presente la necessità dell’azzeramento dei voli notturni (quelli che avvengono dopo le ore 23).
Ma basta controllare i tabelloni di arrivi e partenze dell’aeroporto per realizzare che lo scalo prevede sistematicamente movimenti notturni.

E mentre Sacbo persegue indefessamente i propri interessi, chi dovrebbe tutelare la salute cittadini che fa: dorme?
È evidente che, qualunque sia il risultato finale della valutazione di impatto ambientale dell’ampliamento dell’aeroporto, sia esso positivo o negativo, c’è il rischio che questo arrivi a Piano di Sviluppo completamente realizzato.
Come chiudere la stalla quando i buoi sono già scappati.

Le schede relative al Piano di Sviluppo Aeroportuale 2023 sono scaricabili al seguente link:
https://va.mite.gov.it/it-IT/Oggetti/Documentazione/6874/9613?Testo=&RaggruppamentoID=2#form-cercaDocumentazione