ACERI ABBATTUTI in via Gabriele Rosa PERCHÉ?

«Il modo più comune e semplice di definire un’INFESTANTE è designarla come una pianta nel posto sbagliato, ovvero una pianta che cresce dove si preferirebbe ne crescessero altre, o dove di piante non se ne vorrebbero», dice Richard Mabey, botanico e divulgatore scientifico britannico (‘Elogio delle erbacce’, Ponte alle Grazie, 2011).Noi non sappiamo quale delle due cause scatenanti abbia provocato l’ABBATTIMENTO, ieri, di DODICI aceri americani in via Gabriele Rosa (di certo sappiamo che NON erano alberi malati, come conferma il Sistema Informativo del Verde Pubblico del Comune di Bergamo). Sappiamo però che un albero adulto in un contesto urbano cementificato non solo non è infestante, ma dovrebbe essere considerato benvenuto. E anzi, è difficile trovare un posto più adeguato. «QUALE SIA IL POSTO GIUSTO E IL POSTO SBAGLIATO, ovviamente, lo stabilisce l’UOMO».E l’uomo o la donna di Bergamo che può stabilirlo, pur potendo scegliere fra una rosa di POSSIBILITÀ previste dalla normativa regionale – monitoraggio, contenimento oppure eradicazione – ha optato proprio per la soluzione più brutale. Di certo a Bergamo, al cavalcavia di via Rosa, ci pare improbabile che l’acero americano “modifichi sensibilmente il paesaggio naturale e riduca la biodiversità dell’ecosistema boschivo”. Ma l’efficienza orobica nell’abbattere alberi non ammette ritardo. Ed evidentemente non sente ragione.#cambiodipasso#verdeBeneComune#BergamoBeneComune

Nella fotografia, i resti degli aceri abbattuti in via Rosa
via Gabriele Rosa
via Gabriele Rosa prima dell’abbattimento degli alberi.
(immagine Google maps)

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