exPrincipediNapoli NESSUNO FA NIENTE PER NIENTE

Abbiamo dato un’occhiata alla bozza di accordo fra Comune di Bergamo e Ferretticasa S.p.A., approvata dalla Giunta comunale lo scorso 17 dicembre, finalizzata alla ristrutturazione del complesso dell’ex Principe di Napoli.

L’operazione è stata presentata sui giornali come “uno standard aggiuntivo” di cui Ferretti si farebbe carico “oltre” agli oneri urbanistici generati, e dovuti, dall’operazione immobiliare in zona Parco Ovest 2.
Leggiamo inoltre nella delibera che (punto 4) si dà “atto che il presente provvedimento non è atto comportante spesa, né diminuzione di entrata”.
Dalla lettura della bozza di accordo approvata risulta comunque che la Ferretti NON sta facendo alcun regalo al Comune di Bergamo:
1) – i lavori saranno svolti “a titolo di acquisto” di terreni comunali che permetteranno alla stessa Ferretti la realizzazione del progetto immobiliare al PARCO OVEST.
2) – i lavori permetteranno a Ferretti di “affrancarsi” dalla quota di incidenza della residenza sociale prevista per il PROGETTO IMMOBILIARE PRIVATO al Parco Ovest, che verrà quindi compensata DAL COMUNE (quindi NON da Ferretti) con il ‘social housing innovativo’ in una parte dell’ex Principe di Napoli, di proprietà comunale.

Il Comune rinuncia così alla quota di residenza sociale dovuta dal privato all’interno del futuro complesso immobiliare privato del Parco Ovest 2 per ‘compensarla’ da sé, all’interno di un progetto comunale (cioè pubblico), con l’housing sociale che – visto l’obbligo di mantenere la destinazione a scopi sociali dell’edificio, a seguito dell’estinzione dell’Ente Morale “Asilo infantile Principe di Napoli” – avrebbe comunque previsto in quel luogo. Dove starebbe quindi la compensazione?

Infine i lavori saranno a carico di Ferretticasa S.p.A. per un ammontare massimo di 3.000.000,00 di euro: quindi, in caso i lavori dovessero poi sforare i costi – e non sarebbe certo un’ipotesi peregrina né una probabilità inedita -, la DIFFERENZA sarebbe a carico del Comune?
Ci chiediamo anche come e a chi verrà affidato, una volta realizzato, il RISTORANTE, che occuperà una buona parte del pianterreno – in un ambito di pregio vincolato dalla Soprintendenza – che è stato previsto (secondo dichiarazioni del Comune ai giornali) per garantire la sostenibilità economica dell’operazione: speriamo non diverrà un ennesimo favore a privati a fronte di un ritorno esiguo per le casse comunali.