DI PIAZZE ED ALBERI (abbattuti e da abbattere)

Da giorni si parla molto del prossimo abbattimento di undici alberi in PIAZZA DANTE, abbattimento funzionale al rifacimento della piazza e, principalmente, alla ristrutturazione e impermeabilizzazione dello spazio sottostante, l’ex Diurno, acquistato dal demanio da una cordata di imprenditori per farne il locale notturno più esclusivo della città. Anche L’Eco di Bergamo ha dedicato alla notizia ampio spazio, pubblicando domenica l’intervento dell’arch. Mariola Peretti (membro del team dei progettisti), che ha spiegato l’ineluttabilità e la necessità dell’abbattimento in risposta agli interventi piuttosto critici apparsi sui social.Legittimo, chiaro, interessante e approfondito l’intervento della professionista, ma crediamo che altrettanto spazio avrebbero forse meritato gli interventi dei cittadini che – in una città che ha dichiarato l’EMERGENZA CLIMATICA – chiedono coerenza a fronte dei continui abbattimenti di alberi adulti, spesso sani, per i più svariati motivi. CARTA STRACCIA?E qui sta il punto: se la premessa per ogni intervento urbanistico in città continuerà ad essere quella che vede negli alberi un ostacolo, “rimovibile”, ai lavori o un turbamento per il senso estetico dei progettisti, allora la dichiarazione di Emergenza Climatica fatta dal Comune è di fatto carta straccia. Occorre un cambio di mentalità, da parte sia dei progettisti sia della committenza nonché di chi gestisce i permessi per gli abbattimenti. Perché il mantenimento del verde urbano esistente e il suo incremento, per quanto possibile, devono essere una PRIORITÀ reale e fattuale. IL SONDAGGIOE che una bella piazza possa anche essere piena di alberi invece che di desertiche prospettive sembra comincino a pensarlo anche i cittadini: dal sondaggio indicativo lanciato online l’8 gennaio da L’eco di Bergamo per verificare il gradimento del rinnovato PIAZZALE DEGLI ALPINI, risulta al momento che ben il 54% dei bergamaschi non ha apprezzato la spianata di calcestruzzo, contro un 36% di favorevoli. Questo dà anche molto a pensare riguardo alla qualità e rappresentatività del percorso “partecipato” aperto dal Comune di Bergamo che ha portato a questo progetto di riqualificazione del piazzale. Lo ripetiamo, il verde urbano – sia pubblico sia privato – è, sempre più, un BENE COMUNE.#verdeurbanobenecomune#Bergamobenecomune

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