Bergamo, Città Alta: Installazione di avanguardia artistica neo situazionista per Bergamo-Brescia Capitale della Cultura

I centri storici vanno tutelati, per la loro conservazione e trasmissione alle generazioni future, ma anche e soprattutto per garantirne la VIVIBILITÀ da parte di tutti i cittadini. Ivi compreso chi vi abita.
E smettiamola di dire “chissenefrega, tanto in Città Alta ci abitano solo i ricchi e snob … peggio per loro!”:
NON È VERO !
Ci abitano – ancora per quanto? – anche persone che vivono in affitto, magari in uno degli alloggi popolari del Comune, e molte persone anziane.
Il valore del centro storico non è soltanto quello venale di scambio economico, o soltanto il suo valore culturale, ma anche valore d’uso e d’esistenza:
Tutte le classi sociali hanno diritto a vivere nella città storica.

Si vogliono svuotare le piazze dalle auto (dei residenti) ma le si riempiono di dehors, tuk-tuk e minibus/trenini turistici.
Le vie si svuotano di negozi utili per riempirsi di attività di somministrazione e negozietti a target turistico.

Chi ancora ha il coraggio di vivere in Città Alta:

  • fatica a trovare un alloggio in affitto e a prezzi decenti a causa del proliferare di b&b e case-vacanza
  • fatica a dormire la notte a causa degli schiamazzi notturni
  • trova regolarmente occupati i parcheggi riservati ai residenti, a causa dei non aventi diritto che approfittano dei “buchi” delle telecamere negli orari di carico-scarico per salire e piazzare l’auto ovunque non si potrebbe, anche per tutto il giorno (se non addirittura per più giorni consecutivi)
  • non può spostarsi in città bassa con i mezzi pubblici, a meno che non sia disposto a perdere delle mezze giornate
  • nel weekend rischia di trovarsi intrappolato nel centro storico senza possibilità di uscirne a causa delle diverse manifestazioni organizzate lungo il circuito delle Mura
  • nei weekend e nei periodi di maggior afflusso fatica persino ad uscire di casa per raggiungere (a piedi) il panettiere più vicino, a causa dell’intasamento di turisti lungo la corsarola, l’unica via provvista di negozi.

Per quanto ancora Città Alta avrà degli abitanti?
E vale la pena di trasformarla in un parco divertimenti, una sorta di Disneyland ad uso e consumo turistico, dove nemmeno chi ci lavora può permettersi di viverci?
Una città senza i suoi abitanti è una città morta.

P.S.
Nell’immagine, gli striscioni di protesta di un residente in piazza Mascheroni